Il traguardo di questa manifestazione letteraria nata nel 2000 è coronato da una ricchezza di eterogenee presenze letterarie: da David Grossman, che aprirà l’evento, a Umberto Eco, che riceverà il Premio «FriulAdria La storia in un romanzo».
Gli elementi caratterizzanti di questa «Festa del Libro con gli Autori» sono innanzitutto l’attenzione particolare prestata alla poesia: ricordiamo che il direttore artistico Gian Mario Villalta è un poeta, e che anche il secondo degli organizzatori, Alberto Garlini, ha esordito con un libro di poesia prima di pubblicare quel capolavoro narrativo che è La legge dell’odio, uscito per Einaudi nel 2012 e tradotto ora da Gallimard con il titolo Le Noir et le Rouge. In secondo luogo la profusione di anteprime (quest’anno ben 33 libri in uscita decollano da Pordenone).
Ma, soprattutto, la missione di «Pordenonelegge» consiste nel «lanciare ponti dalla letteratura e dagli altri ambiti artistici alla vita reale», per contrastare quel «distacco sensorial», che secondo Michel Houellebecq de Le particelle elementari pregiudica sempre di più la capacità di sentire e di empatizzare dell’abitante del XXI secolo, o per porre rimedio a quello scollamento, quel prosciugamento delle «partecipazioni» che secondo Edgar Morin de L’uomo e la morte rendono ancora possibile una «comunità» ridotta in brandelli sperduti, lacerti inaciditi e ostili, e che andrebbero con urgenza vivificate e riaccese negli esseri umani.
In un mondo in cui l’esplosione della libertà ha lasciato sul campo il cadavere della solidarietà umana e un nuovo tipo di violenza che consiste, come prefigurato da Emmanuel Lévinas in Totalità e infinito (ricordato da Mazzarella nel suo ultimo libro sul male), «nell’interrompere la continuità delle persone, nel far loro recitare delle parti nelle quali non si ritrovano più, nel far loro mancare, non solo a degli impegni, ma alla loro stessa sostanza», una manifestazione come questa contribuisce a ricomporre i frammenti della nostra umanità, del nostro intelletto, della nostra sensibilità.
Attraverso la chiaroscuralità illuminante di romanzieri stranieri, come Hanif Kureishi, Margaret Atwood, Jamaica Kincaid, Nicolai Lilin, Georgi Gospodinov, Petra Soukupova, Hakan Nesser, Yasmina Khadra, e italiani come Corrado Augias, Gianrico e Francesco Carofiglio, Milena Angus e Luciana Castellina, Francesco Piccolo, Antonio Scurati e molti altri.
Il pensiero avrà i suoi punti di forza in Massimo Recalcati, che parlerà dell’ultimo libro L’ora di lezione frammescolando narrazione e riflessione, Mauro Magatti che presenterà il suo ultimo lavoro scritto con Chiara Giaccardi Generativi di tutto il mondo, unitevi! (che è molto piaciuto a Zygmunt Bauman perché è ricco di una qualità fondamentale e sempre più rara, l’immaginazione), Ulrich Beck e sua moglie Elisabeth Beck-Gernsheim, Massimo Cacciari, Giulio Giorello, Luigi Zoja, Vito Mancuso, Giacomo Marramao e Antonio Gnoli.
Il programma è consultabile su www.pordenonelegge.it.