Il tribunale di Nola ha respinto ieri il ricorso presentato dalla Fiom di Napoli contro Fiat per presunto comportamento antisindacale nello stabilimento di Pomigliano d’Arco. Il sindacato aveva presentato denuncia perché l’Azienda non aveva riconosciuto il diritto di nominare Rsa alla Fiom, in quanto non firmataria del contratto collettivo. Finora i metalmeccanici della Cgil hanno presentato nei confronti di aziende del Gruppo 62 ricorsi e, precisa il Lingotto, per 46 casi la condotta di Fiat è stata riconosciuta legittima. Fuori dai tribunali però le proteste continuano. Mercoledì c’è stata una manifestazione sotto gli uffici dell’assessorato regionale al Lavoro da parte di circa 80 cassintegrati del Wcl di Nola, il reparto logistico della Fiat realizzato nel 2008 ma mai entrato in funzione. Presente anche il Comitato mogli operai Fiat. Una delegazione con lo Slai Cobas ha chiesto all’assessore Severino Nappi i dati relativi alla cassa integrazione ordinaria e straordinaria di cui la Fiat di Pomigliano beneficia da 25 anni «praticamente senza soluzione di continuità dal 1987, data della cessione-regalo dell’Alfa Romeo alla Fiat». Chiesti anche il rilascio in copia degli “accordi regionali di programma” e «un’urgente audizione alla commissione regionale per le Attività Produttive e al suo presidente affinché la Fiat risponda degli impegni presi in questi anni».