La Polonia governata dal partito della destra populista Diritto e giustizia (PiS) ha riattivato la macchina della propaganda politica. Il paese «orbanizzato» dai fratelli Kaczynski continua a mettere sul piatto una narrazione diversa della propria nazione all’insegna di un revisionismo storico basato sulla cultura del sospetto. La dirigenza del PiS batte il ferro finché è caldo. Anche perché almeno due terzi del paese sono tuttora convinti che le circostanze che hanno portato alla catastrofe aerea di Smolensk non sono state ancora del tutto chiarite. E qui la ragione di stato si incontra con quella familiare, visto che quel Lech Kaczynski,...