Roman Polanski ha dichiarato di essere pronto a collaborare con le autorità polacche riguardo alla procedura di estradizione avanzata nei suoi confronti dagli Stati uniti dove il regista è stato condannato, nel 1977, per violenza sessuale su una minorenne.
Polanski è impegnato in Polonia nella preparazione del suo prossimo film, An officer and a spy, dall’omonimo romanzo di Robert Harris, dedicato all’affare Dreyfus, che segna anche il ritorno del regista in Polonia. «So che è stata avanzata una domanda di estradizione ma ho piena fiducia nel sistema giudiziario polacco e spero che tutto vada per il meglio» ha dichiarato Polanski.

Lo scorso ottobre il regista era stato convocato dalla procura di Cracovia, ma la magistratura aveva stabilito che non vi era alcun fondamento giuridico al suo arresto, dicendo di attendere una richiesta di estradizione da parte della giustizia americana. Formalmente in Polonia è un tribunale autonomo a decidere sulle richieste di estradizione. Se questo le rifiuta la questione è chiusa, in caso invece di approvazione la decisione finale spetta al ministro della giustizia.L’estradizione di Polanski, secondo le autorità polacche « è ora possibile» visto che la prescrizione dell’accusa beneficiata in Polonia non può essere più valida di fronte alla richiesta formale di estradizione del Stati uniti in virtù dell’accordo di cooperazione tra i due paesi.

An officer and a spy, ambientato nella Francia del 1894, racconta il conflitto esploso in seguito al presunto tradimento di Alfred Dreyfus, un ufficiale di artiglieria ebreo alsaziano accusato di spionaggio a favore dell’Impero Tedesco. Dreyfus fu condannato ai lavori forzati nonostante continuasse a dirsi innocente. Il caso fu riaperto anni dopo dal colonnello Georges Picquart, che presentò una relazione in cui dimostrava l’innocenza di Dreyfus, accusando un nobile oberato dai debiti. Il caso ebbe un forte impatto mediatico – a cominciare dal J’accuse di Zola, rivolto al Presidente della Repubblica in sostegno di Dreyfus il quale però è stato riabilitato solo nel 1906.