Il parlamento sarà informato presto. Lo ha garantito il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli nella conferenza dei capi di gabinetto dei ministeri sull’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. È in arrivo una relazione alla camere sullo stato di attuazione degli impegni: i target già raggiunti sono 29 sui 51 che il governo si è impegnato a conseguire entro il 31 dicembre.

Garofoli ha annunciato che d’ora in avanti ai ministeri saranno assegnati obiettivi settimanali e non più mensili, segno che in qualche modo bisogna accelerare. Il sottosegretario ha anche informato che i provvedimenti attuati dall’insediamento del governo (non tutti evidentemente in attuazione del Pnrr) sono stati 549 con un picco nel mese di settembre di 112 provvedimenti. Dei 29 target del Pnrr raggiunti quest’anno, 16 sono stati raggiunti nel corso del mese di ottobre. Com’è noto, l’Italia potrà richiedere i finanziamenti previsti dal programma Next generation Eu solo dimostrando di aver raggiunto, su base semestrale, gli obiettivi quantitativi previsti dal nostro Piano nazionale e i traguardi intermedi fissati dall’Unione. Nel 2021, comprensibilmente visto che si tratta del periodo di avvio, ci sono da raggiungere soprattutto traguardi intermedi (49) e non obiettivi finali (2). Dall’anno prossimo quando i target nel complesso raddoppieranno, aumenterà la quota di obiettivi (17) rispetto ai traguardi intermedi (83).

Le assicurazioni di Garofoli sull’imminente relazione al parlamento seguono l’interrogazione presentata dal M5S al senato, a prima firma del presidente della commissione bilancio Pesco, nella quale si denuncia «l’assenza di trasparenza da parte del governo nei confronti del parlamento e dei cittadini in ordine all’attuazione del Pnrr». Gli obiettivi del Piano sono ben presentati su tutti i canali di palazzo Chigi e recenti slide del ministero dell’economia, rilanciate ieri dal sito del governo Italiadomani, presentano nel dettaglio anche la governance. In cima appare un presidente del Consiglio (vedi sopra) raffigurato con in testa una corona. Più monarca, di fatto, che presidente