Per il suo compleanno ventennale, la fiera della piccola e media editoria Più liberi più libri (4-8 dicembre) ha scelto un tema impegnativo: Libertà. Quella che ci è mancata in questi ultimi due anni di limitazioni e quella che – attraverso l’immaginazione – «libera» dalle costrizioni, abbatte barriere e tabù.

NELLA NUVOLA di Fuksas (quest’anno anche nell’auditorium, «set» per una serie di eventi speciali legati al mondo del teatro, della musica e del cinema), la kermesse – con il manifesto firmato da Lorenzo Mattotti – riparte dopo il suo stop pandemico con 484 espositori e oltre 400 appuntamenti. E sulla scia del tema dell’edizione 2021 (presiede Annamaria Malato, con la direzione di Fabio Del Giudice, il programma è a cura di Silvia Barbagallo) è nata una nuova iniziativa: gli autori e le autrici invitati doneranno un volume che si è rivelato significativo nella loro vita. Lo offriranno con una dedica e ogni libro sarà destinato ai luoghi dove la libertà è sospesa: 17 Istituti per la giustizia minorile e di Comunità del territorio.

MA COSA RACCONTA lo stato di salute della piccola e media editoria? Che le case editrici sono di meno (-14,7% quelli che pubblicano tra 61 e 100 titoli l’anno), ma vedono crescere la quota di mercato: il venduto a prezzo di copertina di questo settore, nei canali trade, è pari al 42%, in aumento rispetto al 39,8% del 2017. Senza contare il fatto che piccola e media editoria in Italia dà lavoro a 8.590 persone (escluse le figure di collaborazione).

FRA I MOLTI OSPITI STRANIERI, ci sarà Mario Vargas Llosa che, oltre a parlare del suo lavoro, consegnerà il premio Iila letteratura all’argentina Samanta Schweblin e il Premio alla miglior traduzione a Laura Scarabelli per la versione in italiano di Mano de obra della cilena Diamela Eltit. Poi, tra gli altri, Jill Abramson (Mercanti di verità) che dialogherà sul business delle notizie nella grande guerra dell’informazione; il filosofo Fernando Savater sulla libertà di pensiero con Giuseppe Laterza; la scrittrice e attivista turca Ece Temelkuran; il cileno Benjamín Labatut, per la prima volta in Italia in un incontro con Marino Sinibaldi. Arriverà poi l’autrice e poeta messicana Sandra Cisneros, intervenendo sul razzismo. Di discriminazioni parlerà anche la britannica Reni Eddo-Lodge con Nadeesha Uyangoda (il suo libro è Perché non parlo più di razzismo con le persone bianche), mentre Georgi Gospodinov si concentrerà sulla Fisica della malinconia.

MIGUEL BONNEFOY con Eredità racconterà la saga di una famiglia di possidenti terrieri francesi emigrati in Cile. Ci sarà anche la messicana Guadalupe Nettel, accompagnata da Chiara Valerio e l’autrice spagnola Sara Mesa discuterà con Sabina Minardi intorno al romanzo Un amore; l’islandese Jón Kalman Stefansson parlerà de La prima volta che il dolore mi salvò la vita; Andrés Neuman disserterà su Anatomia sensibile, mentre il giallista Juan Gomez-Jurado presenterà Regina rossa insieme a Mariolina Venezia e Laura Pezzino.

Due i volumi proposti dal cinese Feng Tang: Una ragazza per i miei 18 anni e Palle imperiali e altri racconti; il filosofo, scrittore e drammaturgo francese Jean Christophe Bailly esplorerà Il versante animale. Tra gli autori cechi in fiera ci sarà Jáchym Topol con il romanzo Una persona sensibile.