Di fronte all’assai presunto piano industriale delle Acciaierie di Piombino, che in sostanza prevede che Sajjan Jindal non tiri fuori un solo euro, chiedendo al tempo stesso allo Stato dai 238 ai 288 milioni, più altri cinque anni di cassa integrazione per i quasi 1.900 addetti diretti dello stabilimento, più gli sconti sul costo dell’energia, oggi entra in scena anche il prefetto livornese Paolo D’Attilio. E’ a lui che le segreterie provinciali di Fiom Fim e Uilm si sono rivolte, dopo l’occupazione della portineria e due settimane di agitazioni che hanno visto protagonista anche il sindacato di base Usb, ottenendo...