Questa brutta fine estate si è portata via, l’una dopo l’altra, due belle persone: Sergio Veneziani dal sindacato, Piero Scaramucci dall’informazione. Un po’ simili e vicini, non solo per l’aspetto disordinato che accompagnava riccioli mai pettinati, ma, soprattutto, per quell’ironia che supporta una necessaria fermezza con cui ci si attrezza ad affrontare battaglie lunghe senza cambiare mai fronte. Simili anche nella convinzione che, soprattutto in politica, alterare la verità, per non vedere il vedibile e non ascoltare l’udibile, evita forse nemici, ma allontana dal giusto. Ho solo accennato a Sergio per rendere meno irrazionale la mia rabbia per la scomparsa...