Tutti i bambini sognano (almeno una volta!) di diventare archeologi. Molti ci riescono, moltissimi rimangono affascinati a vita da un mestiere che immaginano avventuroso ma che, nella realtà, è più articolato e complesso di come viene rappresentato al cinema e nei fumetti. Per questo, Giovanna Baldasarre, Elisabetta Giorgi, Samanta Mariotti, Nina Marotta e Francesco Ripanti – archeologi esperti di divulgazione rivolta all’infanzia – hanno creato una guida adatta a coloro che intendono cimentarsi nella scoperta del passato.
Scava con Archeo Kids. Il manuale del giovane archeologo (Editorialescienza, pp. 96, euro 14,90) è un percorso didattico e ludico illustrato in maniera efficace e divertente da Stefano Tognetti. Originale e agevole è anche il progetto grafico firmato da Alessandra Zorzetti. Il libro spiega che cosa è l’archeologia e come si lavora sul campo. Disegni a tutta pagina forniscono l’identikit dell’archeologo e svelano i «segreti» della sua cassetta degli attrezzi. Ai testi, ben curati e accattivanti, si alternano schede, quiz e attività pratiche come la stratigrafia in barattolo o il panino a strati. Una sezione del volume è dedicata al racconto di alcune tra le più straordinarie scoperte archeologiche, mentre una mappa del mondo suggerisce di approfondirne altre.
Da Schliemann a Yang Zhifa (il contadino che scoprì fortuitamente l’esercito di terracotta di Xi’an), da Pompei a Lascaux, Scava con Archeo Kids insegna che, se sognare è il primo passo e se il caso regala talvolta sorprese inaspettate, per riportare alla luce rovine e oggetti sono necessari studio, intuito nonché una meticolosa applicazione delle differenti tecniche di scavo. Insomma, questo non è un manuale per cacciatori di tesori, ma piuttosto per futuri filantropi. Un «vero» archeologo, infatti, è colui che – dopo averle trovate – s’impegna a preservare e a tramandare ai posteri le vestigia delle antiche civiltà.