Schiumante, la mareggiata Omicron sommerge la Gran Bretagna. Con 78.610 positivi, quello di ieri è stato il numero più alto di contagi quotidiani dall’inizio della pandemia. Nel pomeriggio di ieri Boris Johnson ha tenuto una conferenza stampa sull’impennata. Il picco di casi fino a ieri erano i 68.053 dello scorso otto gennaio, ma i suoi luogotenenti medici hanno ammonito sulla concreta possibilità di ulteriori record nei giorni a venire: si temono fino a 200mila casi al giorno.
Andate tutti a fare il richiamo ora, si è appellato Johnson, ma nessuna cancellazione delle festività natalizie. Piuttosto, un sibillino invito a «dare la priorità» agli incontri importanti e a toglierla a quelli meno. Omicron è una bestiaccia, ma stiamo facendo il possibile con esercito e pompieri coinvolti nella massiva campagna di richiami che dovrebbe tenere a bada quest’ultima variante.

Parlando da un podio con bene in vista l’ormai familiare slogan pediatrico, stavolta Get boosted now, Johnson ha fatto un discorso pieno dei soliti eroi e di riferimenti alla resilienza nazionale in questo ennesimo blitz pandemico. L’obiettivo è un milione di richiami al giorno e ieri ne sono stati somministrati oltre seicentomila. Le scuole, che chiudono tra oggi e domani, dovrebbero riaprire regolarmente a gennaio, laddove la strategia di contenimento pagasse.

Il cosiddetto piano B del governo consta già da giorni della reintroduzione delle mascherine nei trasporti pubblici e nei negozi, mentre da lunedì scorso si è tornati, chi può permetterselo, a lavorare da casa. E martedì sono stati votati l’introduzione dei passaporti Covid (ottenibili digitalmente dopo il richiamo) nelle discoteche, ai concerti e negli stadi, l’estensione dell’uso della mascherina all’interno dei luoghi pubblici e l’annuncio della rimozione dei paesi dalla cosiddetta lista rossa, il ritorno dai quali costringeva alla quarantena a proprio carico in albergo. Inoltre, il personale medico dell’Nhs e quello dei servizi sociali per gli anziani dovranno vaccinarsi entro il prossimo aprile e continuare a indossare mascherine ed è stato tolto l’isolamento, sostituito con test antigenici quotidiani, per le persone vaccinate entrate in contatto con malati di Covid. Tutto questo dovrebbe scongiurare, nella scommessa del governo, un nuovo lockdown.

Ma il voto di martedì è costato a Johnson la peggiore batosta dalle elezioni di due anni fa. Novantanove dei suoi gli hanno votato contro ed è stato salvato dal Labour di Starmer, che fa il “responsabile” con il pubblico mentre punta a rassicurare gli imprenditori sulla sua volontà di non fermare l’economia. Solo otto deputati laburisti, compresa l’alleata di Jeremy Corbyn ed ex-ministro ombra dell’interno Diane Abbott assieme allo stesso Corbyn (tuttora assiso come indipendente), hanno votato contro i passaporti Covid.

Una vera sprangata sulla vetrina natalizia di Johnson e una delle massime ribellioni Tory dalla seconda guerra mondiale, che non comprende solo i soliti libertari strambi ma anche i centristi moderati. E oggi c’è un’importante by-election in Shropshire, da sempre loro feudo, che potrebbe finire in tasca ai liberaldemocratici. Tra festicciole natalizie mentre il paese piangeva i suoi morti e l’appartamento ristrutturato con donazioni loffie, il gradimento di Johnson è finalmente in caduta speleologica. E Omicron potrebbe trasformarsi nell’Omega della sua premiership.