Fa male la luce quando è abbacinante. Soprattutto quando investe la strada con la sua propensione metafisica e Maria, varcato il cancello, si ritrova in un desertificato «fuori», soleggiato e afoso. Lei è sola, con quella libertà appena riconquistata che non dà gioia ma soffoca perché è rarefatta, senza confini né luoghi. È un vuoto, uno stordimento fisico e mentale. Così Alberto Schiavone ci presenta la protagonista del suo romanzo, che incontriamo il giorno in cui esce dal carcere senza nessuno che la porti via da lì, verso una possibile salvezza esistenziale. Non esisto (edizioni Clichy, pp. 180, euro 18,50,...