È forse il segno del cambiamento definitivo War in my Mind, il nuovo album di Beth Hart che lascia a distanza il blues, se si eccettuano un paio di passaggi come l’energico singolo Bad Woman Blues .

PROSEGUE nel suo percorso che la sta portando verso una differente dimensione autoriale. Le canzoni fluiscono con maggiore determinazione, permettendo a storie di ispirazione personale di essere coese con le linee melodiche del pianoforte. La leggerezza del pop emerge in ogni dove, inasprita da una malinconia consistente, come testimonia Rub Me For a Luck. Risultato ancor più di qualità si ottiene con Without Words In The Way, grazie ad un arrangiamento jazz che dona ulteriore spessore. A tal proposito sembrano quasi superflue proprio le incisioni dove aumentano le battute. La cantautrice è al suo meglio quando si dilatano le atmosfere, vedasi la raffinata Sister Dear. Più lontana dall’ardore di matrice african american, più vicina alla dimensione lucente del pop d’autore.