Che cos’è l’amore? Continuiamo a chiedercelo negli anni adulti e, a maggior ragione, se lo chiede Viola, che frequenta il liceo. È lei la protagonista adolescente di Per Sempre (Tunué, euro 17,50), il romanzo a fumetti di Assia Petricelli e Sergio Riccardi, già vincitori del Premio Andersen con Cattive Ragazze (Sinnos, 2014).

IN VACANZA nell’ambito villaggio al mare, Viola, considerata un po’ ribelle dalla sua famiglia molto convenzionale, cerca sé stessa, rifiutando quel mondo che tanto piace a sua madre fatto di vestitini, lunghi capelli sciolti, ed altri elementi sacri al suo concetto di femminilità. Con le amiche, nell’estate in cui diventerà grande, studia vizi e virtù di quello che pian piano riconoscerà come uno stereotipo: l’amore che non può prescindere dalle odiose apparenze, un po’ geloso, che deve durare per sempre per potersi definire tale.

VIOLA NON CAPISCE come la sua amica Valeria possa fare la coda alla cabina telefonica per rassicurare al telefono il fidanzatino lontano, che quando si sentirà minacciato dalla libertà vacanziera della sua bella tornerà a riscattarla con la violenza; si sottrae a un approccio troppo veloce e sgraziato del belloccio del gruppo, fino a incontrare, finalmente, Ireneo, un coetaneo del posto che odia i turisti, è scontroso e genuino, e durante la controra si dedica a dipingere una barchetta che gli permetterà di realizzare il suo sogno: diventare pescatore. Viola si innamora, è ricambiata, ma le vacanze purtroppo finiscono… Per Sempre è il racconto disegnato con grazia dell’adolescenza critica, che si fa domande rispetto a quanto le famiglie e una grande fetta della società vorrebbero già scritto, che mette in discussione gli schemi prestabiliti rappresentati della figura mamma, moglie perfetta ha smesso di lavorare ed è triste per aver scordato di mettere in valigia i tacchi.

UN’ADOLESCENZA che vive per abbattere i pregiudizi e le malelingue che circondano la deliziosa coppia omosessuale composta da Paola e Lili, dispensatrici di consigli amorosi alle ragazze, e grandi modelli di bellezza e libertà. Il rifiuto della bellezza femminile imposta dal canone e attribuita dagli occhi dell’osservatore, oltre a essere magnificamente espresso in esergo da Rossana Rossanda, fa capolino tra i libri di Viola nelle ore di studio: chissà se a Laura piaceva il Petrarca, o se Beatrice fosse contenta di come la rappresentava Dante. La forza del racconto è nel mostrare il forgiarsi di un pensiero autonomo, i passaggi talvolta dolorosi e altre commoventi del percorso di autodeterminazione femminile.

NEL SUO EQUILIBRIO, Per Sempre è un fumetto dove gli autori riescono a sfiorare altre istanze fondamentali della costruzione di un sé libero, svincolato dal giogo sociale; il fratellino di Viola che gioca vestendo da donna un figurino maschile; Lilli, la signora francese della coppia omosessuale, che malata terminale, sceglie la morte assistita e il fidanzato geloso che schiaffeggia Valeria sono dettagli della trama che rimandano al pensiero centrale di ricerca e difesa della libertà individuale.