Non poteva che essere Mike Pompeo il prescelto dall’amministrazione Trump per commentare la decisione della capo procuratrice della Corte penale internazionale di indagare Israele per crimini di guerra. Lui, il segretario di Stato Usa che appena un mese fa dichiarava che per la Washington trumpiana le colonie israeliane nei Territori occupati palestinesi sono legali. Ieri, a poche ore dall’annuncio di Fatou Bensouda, Pompeo riproponeva l’identica posizione israeliana, espressa venerdì dal premier Netanyahu: la Palestina non è uno Stato, per cui non può rivolgersi all’Aia. Lo dice il ministro degli esteri della nazione che, insieme a Israele, non è nemmeno membro...