Fosse pure Hannibal the Cannibal, Jack lo Squartatore o il conte Dracula, le due campane vanno ascoltate. Sempre. E siccome a differenza di Scurati, Colonnino Infame la par condicio la tiene nel sangue, torniamo su M. senza farla tanto lunga. Giusto sette punti facili.

1) Faenza,1893. A dieci anni Benito accoltella un compagno di collegio. CAMPANA 1: quello il crimine lo teneva nel DNA; CAMPANA 2: ‘sto «compagno”»era ‘no stronzo.

2) Ne «La mia vita», M. ricorda una delle sue bravate giovanili: «(…) la presi lungo le scale, la gettai in un angolo dietro a una porta e la feci mia. Si rialzò e tra le lacrime mi insultava. Diceva che le avevo rubato l’onore. Non lo escludo». CAMPANA 1: stupratore e se ne vanta; CAMPANA 2: chella era ‘na zoccola.

3) 1904, M. scappa in Svizzera per sfuggire la leva. CAMPANA 1: disertore e codardo; CAMPANA 2: al tempo era socialista e ripudiava la guerra… insomma nessuno è perfetto!

4) 1914, di colpo a favore della guerra: M. è cacciato dalla direzione dell’Avanti ma dieci giorni dopo fonda «Il Popolo». Dove trova i soldi? CAMPANA 1: M. corrotto, finanziato da Francia, Usa, Fiat e altri fabbricanti di armi per fare propaganda interventista; CAMPANA 2: tutte balle.

5) Milano, 28 ottobre 1922: con le sue bande armate M. scatena il caos in tutta Italia e il Prefetto Lusignoli ha ordine d’arrestarlo. Ma non lo fa perché M. gli promette un mondo e quell’altro. Il giorno dopo il Re, impaurito dal caos, stufo dei liberali e diffidente dei socialisti, tradisce la Costituzione e chiede a M. di formare un governo. E solo dopo 48 ore, a giochi già fatti, M. inscena la famosa marcia su Roma. CAMPANA 1: bandito, corruttore e millantatore. CAMPANA 2: M. arrivò al potere con una rivoluzione di popolo.

6) Primo Ministro da sei giorni M. va a un congresso a Losanna dove con la stampa si atteggia a intellettuale… salvo che un certo Hemingway lo becca a far finta di leggere un libro… capovolto! CAMPANA 1: vanesio e bugiardo. CAMPANA 2: un genio che legge libri pure alla rovescia.

7) Roma 1924: M. manda il suo sicario di fiducia Dumini (massacratore di deputati socialisti e fascisti dissidenti) a zittire quel Matteotti già in precedenza rapito e stuprato. Matteotti lotta e l’accoppano. M. cerca di occultare tutto, in particolare la borsa di Matteotti con le prove che la compagnia petrolifera Usa Sinclair Oil ha oliato il Partito Fascista nella persona di suo fratello Arnaldo. CAMPANA UNO: assassino e corrotto. CAMPANA DUE: la borsa? Quale borsa?