La procura di Milano ha terminato le indagini sullo scandalo che travolse la Lega di Bossi. Il procuratore aggiunto Alfredo Robledo e i pm Filippini e Pellicano chiederanno il rinvio a giudizio per il Senatur, per i figli Riccardo e Renzo, per l’ex vicepresidente del senato Rosy Mauro e per l’ex tesoriere del Carroccio Francesco Belsito. Verrà richiesta l’archiviazione per la moglie di Bossi e per Roberto Calderoli. Bossi deve difendersi dall’accusa di appropriazione indebita e truffa ai danni dello stato. Nel corso dell’inchiesta The Family i magistrati hanno conteggiato 40 milioni versati al Carroccio come rimborsi elettorali tra il 2008 e il 2010 e utilizzati per spese che estranee all’attività politica. Umberto Bossi avrebbe utilizzato indebitamente 208 mila euro, Renzo 145 mila, Riccardo 157 mila, Rosy Mauro 100 mila. Belsito avrebbe distratto ben 8 milioni.

L’elenco delle spese pazze di Bossi&Co. era sostanzialmente già noto, ma ora ogni voce è riportata nel dettaglio. Il Senatur avrebbe usato quei soldi per fare lavori nella sua villa di Gemonio (Varese) e nella casa di Roma, ma anche per vestiti, gioielli e per pagare il dentista. I figli invece ci hanno pagato multe, riparazioni di auto, l’affitto e l’abbonamento a Sky. Il Trota con 77 mila euro ha comprato la celeberrima laurea in Albania. Rosy Mauro allo stesso ateneo avrebbe acquistato la laurea al suo compagno e bodyguard Pirangelo Moscagiuro, il Mosca. Per non parlare di Belsito che oltre alle operazioni finanziarie finite in nulla in Tanzania avrebbe usato quasi 2,5 milioni per le spese più incredibili, compreso l’acquisto di armi e munizioni.

«Finito (forse) con Berlusconi e Ruby – ha commentato Matteo Salvini – adesso il tribunale di Milano riprende a occuparsi di Bossi e della Lega. Ma sì, dai, i processi a mafiosi e assassini possono aspettare. Giudici eletti dal popolo e indipendenza, unica via». Proprio Bossi e Salvini sono gli unici partecipanti alle primarie che il 7 dicembre decideranno chi sarà il nuovo segretario del Carroccio. E’ questa la Lega 2.0 inaugurata dalle scope di Bobo Maroni proprio dopo lo scandalo.