È la fine di Ottobre del 1845 a Blackmountain, nel nord del Donegal, all’alba della Great Famine, la grande carestia irlandese che mieterà migliaia di vite condannandone altrettante alla diaspora. Grace è svegliata di soprassalto dalla madre, che le taglia i capelli e le infila degli abiti maschili, troppo grandi per lei, proprio come il viaggio in cui è chiamata ad imbarcarsi a soli quattordici anni per cercare lavoro. Non c’è giustizia nel mondo di Grace, il cui nome dà il titolo all’ultimo libro di Paul Lynch (traduzione di Riccardo Duranti, 66thand2nd, pp. 448, € 19,00) romanzo di formazione e...