Se si può definire temeraria una tale tranquillità d’animo, questo è il caso. Agli intervistatori che mettono in dubbio la credibilità degli effetti positivi attesi da tali politiche, in particolare le privatizzazioni per 18 miliardi, il ministro curiosamente risponde con un argomento che porta più acqua al mulino di Bruxelles che non al suo. Dice infatti che è prassi della Commissione non fidarsi degli impegni del governo, anche perché nel passato sono stati disattesi. Ma, secondo Tria, questa volta il governo è determinato ad applicare le decisioni, malgrado le baruffe al suo interno, costi quel che costi. Compreso l’aumento dell’Iva,...