Agli omaggi che il mondo delle arti ha reso a Pier Paolo Pasolini nel centenario della sua nascita, si aggiunge quello del fumetto. Cuore Cosciente (a Roma, Palazzo Merulana fino al 2 ottobre) è la collettiva che racconta la figura dell’intellettuale nel fumetto, è curata da Stefano Piccoli: al centro dell’allestimento ci sono più di ottanta pezzi: tavole originali, illustrazioni di copertina, bozzetti preparatori, disegni e stampe inedite concesse in esclusiva e tratte da quattro graphic novel di autori centrali della scena nostrana. Si tratta di Pasolini di Davide Toffolo, Pasolini 1964 di Giuseppe Palumbo, Diario segreto di Pasolini di Elettra Stamboulis e Gianluca Costantini e Il delitto Pasolini di Gianluca Maconi, albi che creano un percorso espositivo vòlto a esaltare l’unicità delle interpretazioni autoriali nel loro avvicinarsi a Pasolini: si aggiungono in mostra alcune storie brevi di Massimo Giacon e Danilo Maramotti e una serie di illustrazioni e ritratti ad opera di Milo Manara, Andrea Serio, Francesco Ripoli, Leila Mazzocchi e Alice Iuri. La cura dei testi di tutta la mostra sarà affidata alla penna della stessa Elettra Stamboulis.

Il Pasolini di Davide Toffolo (Rizzoli Lizard, 2015) è vivo, ha delle cose da dire e ne parla il personaggio con Toffolo stesso. L’assunto è ovviamente fantastico e il fumettista gioca con la possibilità narrative del dubbio sull’identità di questo personaggio che è ancora vivo- un fantasma, un attore, un mitomane? – ma il testo restituisce l’acutezza che ne ha reso immortale lo spirito. Nella notevole libertà formale delle sue tavole, Toffolo cattura l’essenza dell’intellettuale: la rabbia, la solitudine, la tenacia del poeta. A corredo dei materiali dal libro ci sono diversi disegni originali realizzati dal vivo durante i concerti dei Tre Allegri Ragazzi Morti, band di cui il fumettista è frontman e voce -e una storia breve pubblicata nel mensile Linus di marzo, interamente dedicato a Pasolini. Giuseppe Palumbo in Pasolini 1964, ha rappresentato invece il poeta che interroga il proprio tempo sulle grandi questioni- verità, cultura, l’altro. Il libro ha l’aspetto di un saggio grafico che attinge ai linguaggi di fumetto, fotografia e collage e che ricostruisce il pensiero del Pasolini regista, scrittore e poeta, nel momento cruciale segnato del 1964, anno in cui dirige Il Vangelo Secondo Matteo e scrive Profezia. Di altro tono è Diario segreto di Pasolini (Becco Giallo, 2015), scritto da Elettra Stamboulis e disegnato da Gianluca Costantini, che giocando sull’ ipotesi fantastica di un diario che per molti sarebbe stata «la cosa più importante che avrebbe potuto dare ai contemporanei», scrivono un’autobiografia immaginaria, basata però su tutti i dati di realtà disponibili. Il diario è segreto poiché è falso e autentico insieme: creato dalle lettere private, le interviste, i film e gli scritti dell’autore, è una registrazione sentimentale di Pier Paolo Pasolini prima di diventare Pasolini, l’intellettuale più discusso del Novecento italiano, uomo che ha vissuto intensamente la sua giovinezza e che ha saputo custodire una profonda sensibilità pedagogica. La voce narrante di questo libro è il maestro che conserva lo sguardo del bambino e che, dall’atto del suo concepimento fino alla morte del fratello partigiano, offre un nuovo romanzo di formazione e permette ai lettori di chiedersi insieme a lui cosa significhi crescere, perdersi, interrogarsi sulle proprie origini, sul desiderio e sulla paura, in una geografia di sequenze.

Infine Gianluca Maconi ne Il Delitto Pasolini (Becco Giallo, 2011) ricostruisce le ultime ore di vita del poeta, la sua aggressione, le prime indagini e le contraddizioni per far emergere un ritratto vivido del grande intellettuale, che insiste sulla consapevolezza della sua scomodità e, forse, della sua tragica fine. Prodotta da ARF! in collaborazione con Coop Culture.