Che nesso potrà mai esserci tra un verbo dall’apparenza banale come ‘avere’ e la complessa natura dell’animale umano? Alla seconda tappa del suo percorso di antropologia linguistica, iniziato nel 2013 con un saggio sulla negazione (Boringhieri) – che esprime le fratture intriseche al linguaggio – Paolo Virno sostiene nel libro appena uscito, Avere Sulla natura dell’animale loquace (Bollati Boringhieri, pp. 208, € 15,00) che l’uomo è il vivente che ha – e non è — la sua essenza. Se nel saggio sulla negazione era la parolina non a fare da utensile per l’indagine sulla natura ambivalente e pericolosa dell’animale umano,...