Pane o libertà è il nuovo spettacolo di Paolo Rossi che unisce stand up a commedia dell’arte e commedia greca. “Il titolo Pane o libertà l’ho ripreso da un libro, ma non vi dico qual è. Lo trovo molto emblematico: si impone la scelta tra mangiare, vivere o avere la libertà” spiega Rossi. “Ma oggi le parole ‘pane’ e ‘libertà’ hanno lo stesso significato di quando quel libro mi capitò tra le mani? Il pane ha lo stesso sapore di quei tempi? e oggi uno è libero di gridare ‘Abbasso la libertà’?”. Il progetto intrapreso da Rossi comprende un tipo di azione teatrale ad alta valenza sociale.

“GIOCANDO con l’illusione di mettermi sul palco – o su ciò che useremo come tale per bisogno o necessità – sia come attore, sia come personaggio e come persona, rievocherò i miei sogni lucidi, fatti di storie che aiutano a resistere, a scegliere tra il pane e la libertà, o a non scegliere proprio” prosegue Rossi. “Sono storie di artisti che per fortuna ho realmente incontrato nella mia vita. I maestri Jannacci, Gaber, De André, Fo e persino il fantasma della Callas; i comici del Derby e altri sconosciuti. Racconterò questi allegri morti che abitano l’interzona che li rende visibili solo a pochi cantastorie che li traducono agli umani. Con l’aiuto dei miei amici saltimbanchi, parlerò di queste personalità fantasmagoriche e poetiche, non controllabili da nessun piccolo o grande fratello che con le loro narrazioni portano conforto, idee per lottare e speranza. Tutto qui. Senza osare più del dovuto nelle imitazioni e nelle parodie, giocando al contrario con le massicce dosi di visionarietà che la favola contiene di suo. Vorrei fare qualcosa che dia al mio essere chiamato comico una via di fuga verso un teatro sociale, nella poesia del buffo e della magia. Roba minima. Tanto per alzare le difese immunitarie del pubblico presente… o meno”.

Lo spettacolo sarà dal 21 al 26 febbraio al Teatro Vittoria di Roma. Info e orari: www.teatrovittoria.it