Gabriele Basilico lo considerava uno dei suoi «maestri» per la capacità che aveva di leggere il corpo e il tessuto urbano delle città; Gianni Berengo Gardin ha spesso raccontato che deve al suo esempio la propria scelta di gettarsi nella rischiosa professione di fotografo. Stiamo parlando di Paolo Monti, del cui ricchissimo, variegato ma unitario percorso fotografico rende finalmente conto, attraverso un percorso ragionato di duecento «scatti» rigorosamente originali, la mostra Paolo Monti Fotografie 1935-1982 al Castello Sforzesco di Milano, nelle Sale dell’Antico Ospedale Spagnolo (fino al 19 marzo), mostra ottimamente curata da Pierangelo Cavanna e Silvia Paoli, cui si...