Bello che il jazz di valore abbia trovato la strada per conservare memoria anche del suo passato prossimo, quello sempre a rischio e decisamente più esposto alla sparizione, per temibile concorrenza di una contemporaneità che non lascia respiro, e di un passato storico che spesso imbriglia ogni tentativo di capire cosa si muoverà in futuro. Il passato prossimo di Paolo Fresu, nel 1996, è il suo Quintetto che, entrato in studio di registrazione di Liegi il giorno dopo un concerto si trovò rafforzato dal sax tenore mobile ed intelligente di Erwin Vann, complementare a quello di Tino Tracanna. Incisione dal...