Paolo Fresu tra fede e laicità
Note sparse Il nuovo progetto del musicista sardo lo vede alle prese con melodie medievali, 13 laude rilette utilizzando un quartetto jazz
Note sparse Il nuovo progetto del musicista sardo lo vede alle prese con melodie medievali, 13 laude rilette utilizzando un quartetto jazz
Fede e laicità, musica sacra e jazz, emanano dal nuovo progetto di Paolo Fresu intitolato Altissima luce, laudario di Cortona, che lo vede nella veste di solista (tromba, flicorno, elettronica) ed in quella di arrangiatore insieme a Daniele di Bonaventura (bandonéon). Si tratta di un’operazione complessa (Sagra Musicale Umbra, Umbria Jazz, comune di Cortona); proprio a Cortona nel 1876 venne ritrovata una raccolta di laude del XIII secolo. Cantate in italiano da laici, erano frutto del rinnovamento spirituale legato a Francesco d’Assisi. Fresu ha avuto la sensibilità di agire su 13 laude utilizzando un quartetto jazz (di Bonaventura; Marco Bardoscia; Michele Rabbia), l’Orchestra da Camera di Perugia e il Gruppo Vocale Armoniosoincanto. Ogni laude ha una diversa chiave di lettura ritmico-timbrica, esaltando sì le melodie medievali ma proiettandole fino a giungere nella contemporaneità. È il potere della musica.
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