«Ho iniziato giovane a fare musica e questa è diventata la mia vita (…) una eredità da tramandare». Sono parole del trombettista e compositore Paolo Fresu per spiegare l’uscita del suo triplo cd Legacy e triplo lp (next) Legacy, per la propria etichetta Tuk Music.

Le questioni centrali, in questa e altre operazioni, sono la memoria, il rapporto passato/presente, il senso del «lascito». Fresu ama gli anniversari e, a modo suo, li festeggia (50 concerti per i 50 anni, triplo cd per i 60…): non è idealizzare tempi passati e «migliori» che gli interessa.

Per «celebrare», il trombettista agisce attraverso la progettualità che alimenta una «memoria viva», un catalizzatore dinamico che affonda nelle radici ma si proietta verso il futuro. Per festeggiare i 22 anni del duo con il pianista Uri Caine, i 20 anni del Devil Quartet (B. Ferra, P. Dalla Porta, S. Bagnoli) e i 40 del Quintetto (T. Tracanna, R. Cipelli, A. Zanchi, E. Fioravanti) si sarebbe potuto pescare negli inediti, creare antologie, rieditare album. Fresu ha, invece, convocato i musicisti in studio e, tra il 2022 e il ’23, ha realizzato con loro tre album improvvisati, con 12 tracce ciascuno: Improvvisi con Caine; Impromptus con il Devil 4tet; Repens con il 5tet. Idee musicali, atmosfere sonore, cellule ritmico, melodiche, armonico, timbriche, dinamiche e quant’altro accumulato negli anni è stato rimesso in gioco favorendo una creazione collettiva estemporanea. Un cenno ai repertori solo nelle ghost track; per il resto si guarda avanti consapevoli del percorso svolto.

Legacy è musica importante, altro che autocelebrazioni, materia viva. Facile passare al film-documentario Berchidda Live. Un viaggio nell’Archivio Time in Jazz. In circolazione dal 15 aprile, distillato di 1.500 ore di riprese, scritto e diretto da Gianfranco Cabiddu (memoria visiva della rassegna «Time in Jazz», ideata e diretta da Fresu) con Michele Mellara e Alessandro Rossi, autorevoli e originali «usatori» d’archivio.

Come sopra, nessuna passerella autocompiaciuta. Come spiegano gli autori-registi «il film (…) non procede per sequenze storiche di avvenimenti, aneddoti e cronologie, ma si muove per linee parallele di assonanze e attrazioni, viaggiando tra passato, presente e futuro». Eh sì, perché dall’8 al 16 agosto a Berchidda (e in altre località) si terrà la XXXVII edizione di «Time in Jazz» il cui slogan – pacifista e coltraniano – è «A Love Supreme». La «Legacy» di Paolo Fresu continua.