L’indice Rt stabile a 1,23, l’incidenza salita a 125 casi su 100mila abitanti: sono i dati del monitoraggio del ministero della Salute e Iss relativi alla settimana dal 19 al 25 novembre. Nel precedente report l’Rt era a 1,21 e l’incidenza a 98 casi. Il Friuli Venezia Giulia da lunedì va in giallo, molto vicine al cambio di colore la provincia autonoma di Bolzano e il Veneto. Proprio a Bolzano e in Friuli Venezia Giulia si registra l’incidenza settimanale più alta, rispettivamente a 458,9 casi e 346,4 per 100mila abitanti. Seguono la Valle d’Aosta con 265,5 casi e il Veneto con 226,1. In Alto Adige 16 comuni da lunedì diventano zona rossa, in base all’ordinanza del governatore Arno Kompatscher, aggiungendosi ai 20 già in quella fascia. Il tasso medio di occupazione in terapia intensiva è al 6,2% contro il 5,3% di sette giorni fa. In area medica è l’8,1% contro il 7,1%.

Due regioni, il Friuli Venezia Giulia e le Marche, registrano valori sopra la soglia di allerta (fissata al 10%) per l’occupazione dei posti letto in intensiva: il primo è al 16%, le Marche all’11%. Bolzano è al 10%. In area medica, sono sopra la soglia di allerta (fissata al 15%) il Friuli (19,5%) e Bolzano (16,2%). Sono 18 le regioni classificate a rischio moderato, solo il Veneto è a rischio alto. In forte aumento i nuovi casi non associati a catene di trasmissione (23.971 contro i 15.773 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è stabile al 34%. Stabile anche la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (45%) e la percentuale di casi diagnosticati con lo screening (21%). La variante Delta è quasi esclusiva in Italia, la Delta plus ha numeri contenuti.

Il report settimanale sulla campagna vaccinale indica in 6.585.271 gli over 12 che non hanno ricevuto neppure una dose di vaccino, una settimana fa erano 6.707.713. Osservando le fasce d’età, gli over 80 scoperti sono il 4,49% (205.137 persone); nella fascia 70-79 anni il 7,09% (426.488); 60-69 anni il 9,38% (708.650); 50-59 anni il 12,06% (1.163.363); 40-49 anni il 15,52% (1.363.413); 30-39 anni il 14,95% (1.015.507); 20-29 anni il 9,88% (593.964). Giovanni Rezza, direttore generale Prevenzione del ministero della Salute: «È necessario continuare la campagna vaccinale con grande intensità e mantenere comportamenti prudenti: distanziamento sociale e uso di mascherine».

E il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro: «I comuni che hanno avuto nuovi casi negli ultimi 14 giorni sono passati da 4.973 a 5.370, indice di una circolazione diffusa in tutto il paese. Le fasce di età più colpite sono quelle sotto i 19 anni. Nei casi pediatrici, vediamo che la fascia di età sopra i 12 anni è caratterizzata da una crescita più significativa dei contagi. Ma l’incidenza è più elevata tra i 6 e gli 11 anni». L’età mediana alla diagnosi è di 41 anni, all’ingresso in terapia intensiva è 69 anni, l’età mediana al decesso è di 83 anni. Siamo arrivati al 45,4% di over 80 che hanno fatto la terza dose, ma stanno crescendo anche gli over 60 e over 70.

Sono stati 13.686 i nuovi casi Covid ieri su 557.180 test, tasso di positività al 2,5%; i morti 51. Crescono i ricoveri ordinari di 59 unità per un totale di 4.748; in terapia intensiva 606 pazienti (più 18); in isolamento domiciliare 167.264 positivi. La regione con il maggior numero di nuovi casi è stata la Lombardia (2.209) seguita da Veneto (2.036), Lazio (1.566) ed Emilia Romagna (1.353). Se la Campania non ha mai abbandonato l’obbligo di mascherina all’aperto in presenza di luoghi affollati, adesso le città stanno prendendo una misura simile: Milano, Bergamo, Brescia, Padova, Pesaro, Bologna, Aosta, Firenze. Il sindaco di Roma, Gualtieri: «Lavoriamo a un’ordinanza che introduca l’obbligo delle mascherine nelle zone ad alta concentrazione all’aperto per il periodo delle feste, probabilmente dal 6 dicembre».

Anche il Centro europeo per il controllo delle malattie ha diffuso il suo report settimanale ieri. A domenica 21 novembre, il tasso complessivo di notifica dei casi in Ue è stato di 612,2 per 100mila abitanti (485,5 la settimana precedente). In Italia è stato di 175 casi ogni 100mila abitanti (Germania a 731,8; la Francia a 280,2; la Spagna a 132,4; Austria a 1.992,5). Il ministro Speranza: «L’Italia ha dati più bassi rispetto agli altri paesi Ue ma l’Rt è superiore a 1, quindi c’è una crescita dei contagi. Importante vaccinarsi: giovedì c’è stato il record di terze dosi, oltre 270mila».