Una volta Cesare Brandi disse che a Palermo era meglio arrivare «per mare», perché «questa città non vi si presenta come un qualsiasi porto di mare, ma come l’arrivo alla fata morgana e che debba dissolversi quando state per mettere piede su quella riva, e invece della terra, di quei monti, di quei campanili e di quelle cupole, farvi trovare di fronte a un deserto» (Sicilia mia, 1989). Quest’anno il deserto è stato popolato da una fiumana umana. Ma quanta differenza rispetto alle orde crucche o texane che intasano Firenze o Venezia, alla Roma giubilare, alla Milano afflitta da Expo!...