C’è un’immagine iconica, che parla di noi esseri umani, e che oggi compie 30 anni. Si tratta della cosiddetta Pale Blue Dot, «il puntino azzurro pallido», una fotografia della terra che la sonda Voyager 1 mandò sul nostro pianeta proprio il giorno di San Valentino dell’anno 1990. In quel momento, la longeva sonda lanciata il 5 settembre 1977, si trovava a circa sei miliardi di chilometri da noi, equivalenti a circa 40 volte la distanza Terra-Sole: allora come ancora oggi, la Voyager era l’oggetto costruito dall’umanità che è arrivato più lontano da noi e aveva già esplorato vari Giove e Saturno con le loro lune. Oggi, 43 anni dopo il suo lancio, è uscita dal sistema solare, e manda ancora i suoi dati a terra da 149 volte la distanza Terra-Sole.

NELL’IMMAGINE, la terra occupa meno di un pixel. In mezzo all’oscurità dell’universo, solcato solo dalle strisce di riflesso del sole (molto vicino alla linea di vista della sonda), il nostro pianeta appare, appunto, come un pallido puntino azzurro. Una potentissima metafora della nostra fragilità, della nostra insignificanza, della trascurabilità di qualsiasi faccenda che ci riguardi. Dell’irrilevanza della nostra presenza dell’universo. Più di due millenni di filosofia e religione antropocentrica sconfitti da un’unica immagine, il punto di vista dalle estreme propaggini del nostro sistema solare, al cui centro c’è una stella né molto grande, né molto piccola, una fra le più di 400 miliardi della nostra galassia, la Via Lattea, che a sua volta è solo una delle centinaia di miliardi di galassie dell’universo.

IL NOME all’immagine lo diede il divulgatore e astronomo statunitense Carl Sagan (morto nel 1996) nel suo libro del 1994, a cui diede, appunto, lo stesso nome che gli ispirava l’immagine: Pale Blue Dot. «Osservate di nuovo quel puntino. È qui, è casa nostra. Siamo noi. Su quel puntino ci sono tutti quelli che amate, tutti quelli che conoscete, e tutti quelli di cui avete mai sentito parlare, ogni essere umano che sia mai vissuto. Tutta la nostra gioia e la nostra sofferenza, migliaia di religioni, ideologie e dottrine economiche sicure di se stesse, ogni cacciatore e raccoglitore, ogni eroe e ogni codardo, ogni creatore e ogni distruttore di civiltà, ogni re e ogni contadino, ogni coppia innamorata, ogni madre e ogni padre, ogni figlio pieno di speranza, ogni inventore, esploratore e insegnante di morale, ogni politico corrotto, ogni superstar e ogni leader supremo, ogni santo e ogni peccatore nella storia della nostra specie ci è vissuto sopra. Su un granello di polvere sospeso nella luce solare».