Alla fine ce l’ha fatta. Gulalai Ismail è riuscita ad abbandonare il Pakistan e raggiungere New York, dove vive la sorella. L’attivista pachistana per i diritti umani era ricercata da mesi dalle autorità di Islamabad con l’accusa di tradimento per aver denunciato le violenze di polizia ed esercito soprattutto nei confronti di donne e ragazze. «Se fossi finita in prigione e torturata per molti anni, la mia voce sarebbe stata messa a tacere», ha detto. Ad attirare l’attenzione delle autorità, l’attività di Ismail al fianco delle donne vittime di abusi sessuali durante una violenta repressione dell’esercito al confine con l’Afghanistan...