La Corte suprema pakistana non torna indietro e conferma: Asia Bibi è una donna libera. Ieri l’Alta corte ha confermato la sentenza dello scorso ottobre con cui annullava la condanna a morte per la donna cristiana accusata di blasfemia.

Un caso che aveva attirato grande attenzione in tutto il mondo e in cui il governo pakistano di Imran Khan aveva dimostrato il polso fermo nonostante le violente proteste di piazza di gruppi islamisti radicali.
Bibi, che ha trascorso otto anni in prigione prima dell’annullamento della sentenza, è ancora in Pakistan, in un luogo sicuro.

Ora, dopo il fallimento dell’appello mosso dal partito islamista radicale Tehreek-i-Labaik, potrebbe lasciare il suo paese. Si parla di ore. Due dei suoi figli si trovano già in Canada, paese che ha offerto asilo politico a tutta la famiglia. «Penso sia tempo per lei di andarsene», ha commentato ieri il suo legale, Saiful Malook.