«Se Germania, Austria e altri Paesi chiuderanno le frontiere» di fronte al flusso incessante di migranti, Bulgaria, Serbia e Romania sono pronte a fare altrettanto. Lo ha detto il premier bulgaro, Boyko Borisov, spiegando che i tre Paesi balcanici non intendono diventare una «zona cuscinetto». Sofia ha ospitato ieri un incontro tra i leader dei tre Paesi in vista del mini-vertice di oggi a Bruxelles convocato per discute su come affrontare la delicata situazione dei Balcani. e al quale parteciperanno anche la Germania, il presidente del Consiglio Ue Donald Tusk e l’Alto commissario dell’Onu per i rifugiati Antonio Guterres. Borisov ha sottolineato che la Bulgaria, la Romania e la Serbia – nonostante questa non sia ancora un membro dell’Ue, ma si comporta come se lo fosse – hanno una responsabilità come confini esterni dell’Ue. «E Bulgaria e Romania sono molto più preparate» di fronte alla pressione migratoria «rispetto ai Paesi della zona Schengen», ha aggiunto.