Il fumo non sbuffa più dai pennoni industriali di quello che, ai tempi della cortina di ferro, veniva chiamato «il cuore d’acciaio della Repubblica». La terza città per grandezza della Repubblica Ceca (dopo Praga e Brno) ha praticamente eliminato lo stantuffo delle industrie metallurgiche, siderurgiche, meccaniche, chimiche e petrolchimiche. Il declino dell’energia a carbone e il dirompente rischio ecologico di altre strutture le stava rendendo anacronistiche. Per questo molte delle industrie pesanti oggigiorno sono state chiuse o convertite in musei, mete turistiche, spazi per la cultura. Tutte strutture che conservano però le strutture imponenti di quei tempi. Inquietanti cattedrali industriali...