Gender in Veneto è sinonimo di censura, stigma, divieto e rimozione. Con i sindaci in prima linea in difesa della famiglia cattolica e «tradizionale». Ha cominciato il nuovo «doge fucsia» Luigi Brugnaro impedendo la lettura pubblica dei 49 libri per l’infanzia. Replica negata nella sala Valeri a Padova, con il leghista Massimo Bitonci che il 5 ottobre ha fatto approvare dal consiglio comunale una mozione che impegna l’amministrazione a «vigilare affinché non venga introdotta e promossa la teoria del gender e venga al contempo rispettato il ruolo della famiglia nell’educazione all’affettività e alla sessualità». Così sabato pomeriggio il Comune non...