Tasse più basse e più giuste. E’ questo l’ambizioso obiettivo presentato ieri dal ministro dell’economia Carlo Padoan nel suo intervento alla festa per il 240esimo anniversario della Guardia di finanza che si è svolta a Roma.
Il giorno dopo il varo del pacchetto di nuove norme sul fisco, il ministro ha detto: «E’ urgente intervenire per contenere l’elevata pressione fiscale che è ostacolo al ritorno a ritmi di crescita in linea con i partners internazionali». Poi ha aggiunto: «Il governo punta a rendere più equo l’onere del prelievo fiscale tenendo conto delle difficoltà dei contribuenti onesti. Un fisco equamente distribuito consentirà di affrontare meglio questo momento».

Anche Giorgio Napolitano ha inviato un messaggio alle Fiamme Gialle: «L’evasione, le frodi fiscali, la corruzione sono minacce subdole, potenti e globali che attentano allo sviluppo economico degli stati».
Solo nei primi 5 mesi del 2014 la Finanza ha individuato più di 3000 evasori totali, compresi coloro che hanno occultato redditti all’estero senza dichiarare niente allo stato italiano. In totale il fisco ha recuperato 10 miliardi di euro evasi. Sono stati controllati 163 mila scontrini e ricevute e sono state riscontrate irregolarità nel 32,5% dei casi.
Sono stati scoperti 9 mila lavoratori in nero e sono stati verbalizzati 2 mila datori di lavoro. Le frodi e gli sprechi di denaro pubblico superano i due miliardi, un miliardo solo per gli appalti non regolari.