Importante esponente della canzone d’autore e della cultura, Paco Ibáñez, sarà ospite venerdi 18 alle 21 al teatro del Casinò di Sanremo nell’ambito della due giorni (17-18 maggio) di Complice la musica, terza edizione della manifestazione organizzata dal Club Tenco, manifestazione dedicata a Fernanda Pivano sul rapporto tra letteratura e canzone, quest’anno improntata al tema: Migrans, uomini, idee, musiche. «Il tema si riferisce a tutto ciò che attraversa le frontiere – ha spiegato il Responsabile artistico del Club Tenco, Sergio Secondiano Sacchi – che non sono solo geografiche, ma anche linguistiche e culturali. Non riguardano solo i flussi migratori, ma temi come le influenze culturali, le commistioni di linguaggi, la traduzione».  «Ibáñez – continua Sacchi – rappresenta Migrans perché attraversa i confini dei linguaggi espressivi conducendo la musica nei territori della letteratura e, nei dischi, anche della pittura. E lo fa spaziando anche geograficamente, trasmigrando dalla poesia spagnola a quella sudamericana».

Ibanez ha fatto della sua arte una interazione tra musica e letteratura, una vita dove è entrata prepotente e inevitabile la politica: la fuga a Parigi con il padre durante gli anni del franchismo e il ritorno dopo la sua caduta. Ma ha parole di monito sul pericolo dei nuovi fascismi: «La più grande censura che tutti i fascisti hanno raggiunto è l’indifferenza della gente – ha spiegato in un recente incontro pubblico l’ottantatrenne artista nato a Valencia – con poche eccezioni, non c’è desiderio di lotta, di coscienza. Viviamo con il’nulla accade, non succede nulla’, contribuendo a una società amorfa e invertebrata .Siamo indifferenti». Ad introdurre l’esibizione dell’artista spagnolo Ginevra di Marco, con un set omaggio a Ibáñez e alla poetessa argentina Alfonsina Storni.