A dispetto di quell’eclissi del sacro, paventata una sessantina di anni fa dal sociologo Sabino Acquaviva in relazione allo svilupparsi della società contemporanea, permangono nell’arte tracce di sacro, non necessariamente legate a una certa iconografia ufficiale e codificata, ma più spesso affioranti per forme inedite, consciamente o inconsciamente, dall’immaginario più profondo degli artisti. Sono queste tracce, più o meno occultate in alcune ricerche artistiche contemporanee, a costituire il filo principale che unisce le opere esposte in Apocrypha, mostra al MLAC-Museo Laboratorio di Arte Contemporanea della Sapienza di Roma (fino al 28 febbraio), curata dallo storico del cristianesimo Gaetano Lettieri, direttore...