Mi è capitato di ascoltare (sempre grazie all’autoradio durante una delle solite code nel traffico romano) una bella esecuzione di quel capolavoro che è I quadri di una esposizione, di Modest Musorgskij, nell’orchestrazioni di Maurice Ravel. Come si sa il compositore russo scrisse questa originalissima suite dopo aver visto una mostra di dipinti del suo amico Viktor Aleksandrovic Hartmann, morto a 39 anni alcuni mesi prima. In poche settimane Musorgskij scrisse il pezzo per pianoforte che «descrive» i quadri dell’amico, separati dalle note che evocano, con una variazione interna, le «passeggiate» tra un dipinto e l’altro. Era il 1874. Come...