Non ha più paura di mostrarsi in versione cattivik, ammesso che mai ne abbia avuta.  Matteo Orfini, commissario del Pd romano, al confronto con l’associazione Carte in tavola, verso i suoi non usa giri di parole. Anche contro la famosa ’base’: «I dirigenti che hanno distrutto la federazione sono stati eletti anche dai militanti e dai circoli. C’erano circoli che esistevano solo per fare il congresso e nessuno li ha chiusi prima che arrivassi io o Barca. Allora se vogliamo farci un racconto di comodo per cui c’è una base sana e dei dirigenti diversi facciamocelo, ma è falso ed è molto autoassolutorio». Orfini  ricorda  che da statuto  il congresso romano si deve fare entro l’ottobre 2016. Segno che  dal Nazareno non è arrivato il via libera per concludere il commissariamento prima delle amministrative.