Si discute da anni, e da più parti, di che cosa oggi sia la critica cinematografica: di come si stia trasformando, di come sia cambiato il suo raggio d’azione e, con questo, i parametri per valutarlo. Le indicazioni sono sempre molte, ma la chiarezza – si sa – spesso latita: e anzi, quella droga che è il cinema è come se non facesse effetto. Come dire: lettera morta. Così, in merito, uno dei pochi contributi sicuramente costruttivi che, per ora, si potrebbe dare – almeno secondo l’autore di questo pezzo – è una indicazione di metodo, un caro vecchio sano...