Targhe imbrattate, ambulanti neri picchiati, giornali nel mirino. Violenze e vandalismi stanno contrassegnando la Toscana in queste ultime ore. La matrice è evidente, a partire dalla colata di vernice nera sulla targa sul ponte fiorentino Vespucci in ricordo di Idy Diene, l’ambulante senegalese assassinato a freddo lo scorso anno. “Ucciso da mano razzista”, c’era scritto sulla targa, fatto ricordato da Arci, Anpi, Camera del lavoro e Libertà e Giustizia, che chiedono al sindaco Nardella di chiudere le sedi fasciste e non concedere spazi pubblici ai nostalgici del ventennio.
A Piombino invece, dove una richiesta di Rifondazione comunista di dare la cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre è stata per ora respinta dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Ferrari di Fratelli d’Italia, se le sono presa con la sede locale del quotidiano “Il Tirreno” che aveva dato conto della notizia: “Menzogne”, è la scritta vergata nella notte con vernice nera sulla targa.
Infine, tornando a Firenze, in mattinata due uomini incappucciati hanno picchiato Mike Okoh, ambulante nigeriano ben conosciuto nel quartiere delle Cure, colpendolo senza motivo al volto dentro un sottopasso e poi fuggendo. “Nel 2020 continuo a vedere come un fatto inspiegabile che si possa aggredire e odiare una persona sulla base del colore della pelle”, ha commentato l’assessore comunale alla sicurezza urbana Andrea Vannucci, confermando la matrice razzista dell’aggressione.