“Speravamo che potesse rispondere della sua morte anche tutta la catena di comando, ma per ora così non è”. Le parole di Carlo Garozzo, presidente dell’associazione Giustizia per Lele, fondata dagli amici di Emanuele Scieri, danno bene l’idea dell’amarezza con cui i familiari e i coetanei siracusani del giovane paracadutista di leva hanno accolto la decisione del gup Pietro Murano di assolvere, “perché il fatto non sussiste”, l’ex generale Enrico Celentano e il maggiore in congedo Salvatore Romondia, L’ex comandante della Folgore, e l’ufficiale che nel 1999 era un suo sottoposto, erano imputati di favoreggiamento perché, per la procura di...