La domenica nera della Germania: dalla “rivoluzione” dell’ultra destra evitata per un soffio nel municipio simbolo dell’Est, alla clamorosa svolta delle indagini sull’omicidio di Walter Lübcke (il politico pro-migranti freddato con un colpo di pistola il 2 giugno) che ora esplorano l’inquietante vita di tale Stephan E., che a quella galassia ideologica risulta affine. Due fatti distinti, distanti 455 chilometri, e accomunati solo dalla pagina sul calendario. Quasi mai, tuttavia, corrisponde al diario della politica. DOMENICA mattina a Görlitz i fascio-populisti credevano davvero nell’impresa elettorale. Mentre tutti gli altri cittadini hanno temuto, altrettanto seriamente, di risvegliarsi con il primo sindaco...