Alla Corte di Cassazione spetta il compito quest’oggi di chiarire una distanza che da sette anni abbondanti né la magistratura né tantomeno la politica o la diplomazia sono riuscite a ridurre. La distanza è quella che separa verità e giustizia nel caso di Andrea Rocchelli, il fotoreporter del Collettivo Cesura ucciso dall’esercito dell’Ucraina il 24 maggio del 2014 a pochi chilometri dalla cittadina di Slovyansk, nella regione del Donbass, assieme all’attivista russo Andrey Mironov. I FATTI LI HA DESCRITTI con estrema precisione il tribunale di Pavia in primo grado, nel processo terminato con la condanna a ventiquattro anni di un...