Otto tentacoli e uno strano animale in forma di polpo. Due bambini, Nello e Serafina, lo notano subito: è schiantato sull’asfalto grigio e loro lo vorrebbero portare via, perché quello non è il suo ambiente. Ma si scontrano con le fissazioni igieniste della loro madre che li tira via da ogni buon proposito. Come sa qualsiasi piccolo del mondo, a volte però un genitore si può anche ingannare. E il polpo Giulotto arriva a casa. Non resterà solo, perché presto si materializzerà anche Ollip, creatura un po’ aliena e fosforescente che ogni giorno deve fare i conti con i rifiuti che soffocano il pianeta. Ha il dna del salvatore ed è sceso sulla terra per farsi valere e lottare contro discariche abusive e inceneritori aggressivi: come dicono le maestre in classe a Nello e Serafina, è sempre meglio raccogliere, riciclare, ridurre gli scarti piuttosto che accendere fuochi tossici.

Parte da qui la favola ambientalista di Luca Dalisi (testo e illustrazioni) Ollip e il Grande Inceneritore, pubblicato da Ad Est dell’Equatore, nella collana Cubi (euro 12,75). A parlare non sono più soltanto i classici animali di Esopo; adesso, sono stati spodestati sono lattine, bottiglie, pezzetti di legno, insomma tutto l’universo degli scarti che gli Umani non vogliono proprio diminuire. Ma le pagine si popolano con le voci di altri personaggi, come un pulcinella di mare, ratti, gatti. E se Giulotto verrà liberato tra le onde (inquinate), l’extraterrestre e lillipuziano Ollip sa che dovrà combattere fino allo stremo contro un mostro dalle fauci enormi che, quando scoppia, alza il suo boato in cielo e terrorizza tutti. È l’inceneritore che brucia la vita e somiglia molto a quello di Acerra, laggiù nella Terra dei Fuochi.

I quattro elementi naturali si mescolano ai veleni e risultano essere in serio pericolo di estinzione, almeno in questo albo disegnato con gli spigliati fumetti di Dalisi e ritmato dall’inserimento di schede didattiche sulla «cultura del riciclo» e sulle «energie rinnovabili». Il rischio di non respirare più, non bere più, non giocare più lo sconti a seconda del posto che ti è stato assegnato in sorte alla nascita.