In un articolo comparso tempo fa sul Guardian, la scrittrice e critica letteraria inglese Olivia Laing ha raccontato di come, dopo aver seguito la vicenda Brexit, la campagna per le presidenziali americane e l’elezione di Trump, nel 2017 abbia deciso di lasciare Twitter – «ero diventata dipendente dalla costante certezza che il clic successivo, il link successivo, avrebbero fatto chiarezza, come se a forza di leggere tutto la ricompensa sarebbe stata l’illuminazione». Ma non è stato così, ci assicura in un’intervista. «I social sono delle fabbriche di paranoia, e sì, possono essere una fonte utile per reperire informazioni, ma il...