L’assemblea generale dell’Onu è entrata nel vivo. L’attenzione è rivolta verso la seconda esperienza di Trump con un’istituzione che ha sempre disprezzato. Quest’anno da lui ci si aspetta che glorifichi gli sconvolgimenti apportati: dalla pace, apparente o meno, con la Corea del Nord, alla fine dell’Irandeal e ai rapporti con Israele e Palestina.

L’ambasciatrice degli Stati uniti presso le Nazioni unite, Nikki Haley, ha anticipato che nel discorso di oggi Trump parlerà «della protezione della sovranità degli Stati uniti, degli aiuti stranieri e di quanto generosi siano gli Usa, ma stabilirà anche un indicatore: saremo generosi con chi condivide i nostri valori e vuole lavorare con noi, non quelli che dicono di odiare gli Stati uniti».