Imprevedibile e potente. La mobilitazione civile nata sei giorni fa, con alcune decine di persone scese in piazza per difendere l’unico spazio verde rimasto nel cuore di Istanbul è cresciuta come una valanga. Il parco Gezi, sede prescelta per l’edificazione di un controverso centro commerciale, è diventato all’improvviso il simbolo dell’insurrezione contro i tratti sempre più autoritari del governo del premier Tayyip Erdogan. La ribellione, inizialmente pacifica, ma poi sfociata in proteste violente, e battezzata con il nome Occupy Gezi nei social media, è nata a Istanbul ma si è diffusa in altre 67 città del paese, inclusa la capitale...