Per il presidente americano Biden, in calo nei sondaggi, è arrivata un’altra decisione che mette in discussione una sua scelta: ieri infatti la Corte suprema ha revocato l’obbligo di vaccinazione o test periodico contro il Covid-19 per 80 milioni di lavoratori statunitensi.

La regola era in vigore da martedì scorso. Bocciato dunque il provvedimento approvato dall’amministrazione del presidente Joe Biden. In base alla sentenza, resterà invece in vigore una norma separata che prevede l’obbligo di vaccinazione o di tampone per i lavoratori impiegati nelle case di cura, negli ospedali e in altre strutture che ricevono fondi dal governo federale.

Pur esprimendo riserve in merito alla legittimità del provvedimento, come riportato da Agenzia Nova, i giudici della Corte suprema non ne avevano bloccato l’entrata in vigore all’inizio di questa settimana. Si tratta di uno scontro legale che va avanti da mesi, dato che il decreto era già stato bloccato da una corte federale prima di essere nuovamente attuato, contribuendo all’incertezza delle grandi aziende con oltre 100 dipendenti, che in diversi casi hanno annunciato l’intenzione di non applicare l’obbligo.

Ad oggi le aziende statunitensi con più di 100 dipendenti sono obbligate per legge a mantenere un archivio dello status vaccinale dei loro dipendenti, a presentare una politica vaccinale aziendale, a concedere il congedo retribuito ai lavoratori che si assentano per la vaccinazione e a imporre l’uso della mascherina ai lavoratori non vaccinati. Il governo federale ha concesso alle aziende un periodo di transizione sino al 9 febbraio, a patto che le aziende si attivino sin d’ora per dare applicazione al decreto.

Joe Biden, si è detto «molto deluso per la decisione della Corte Suprema di bloccare misure di buon senso e a tutela della vita per i dipendenti delle grandi aziende». Biden ha rimarcato – in una nota – che la decisione di rendere obbligatorio il vaccino per i dipendenti delle aziende con più di 100 lavoratori «era fondato sulla scienza e sulla legge». È felice invece Donald Trump che ha elogiato la decisione della corte e ha affermato che il mandato sui vaccini «avrebbero ulteriormente distrutto l’economia». «Siamo orgogliosi della Corte Suprema per non aver fatto marcia indietro», ha affermato in una nota.

Quella dell’obbligo vaccinale non è l’unica questione aperta negli Usa: il governo federale potrebbe infatti bloccare lo stanziamento dei fondi per la ripresa all’Arizona se questi dovessero essere utilizzati per minare l’obbligo di uso delle mascherine nelle scuole. L’avvertimento è stato riportato dal New York Times: la disputa s’inserisce nelle crescenti tensioni tra il governatore repubblicano Doug Ducey e l’amministrazione Biden in merito all’utilizzo dei 4,2 miliardi di dollari di fondi che le autorità federali hanno destinato all’Arizona nel quadro del piano di salvataggio dell’economia approvato lo scorso anno dal Congresso.