«Un messaggio all’America». Così i miliziani dell’Isil descrivono la decapitazione del freelance statunitense James Foiley, barbara vendetta contro i bombardamenti Usa lungo il confine ufficioso tra le aree occupate dai qaedisti e il Kurdistan. Un video fatto girare in rete martedì dagli islamisti mostra un miliziano con il volto coperto accanto a Foley, in ginocchio, vestito con un’uniforme arancione che richiama palesemente le divise dei prigionieri della famigerata prigione Usa di Guantanamo. Prima dell’uccisione, il giornalista è costretto a ripetere l’appello preparato dall’Isil: «Chiedo ai miei amici e alla mia famiglia di sollevarsi contro i veri killer, il governo degli...