Secondo Obama la Turchia ha il diritto di difendere il proprio territorio aereo e quindi – implicitamente – il presidente americano giustifica l’abbattimento del jet russo, dando per scontato che volasse sui cieli turchi e non su quelli siriani, come invece viene ravvisato da Mosca. Poco importa, in questo gioco dei nervi diplomatico, dove veramente si trovasse il jet russo, perché Obama conferma fedeltà e fiducia all’alleato Nato turco (cosa ancora deve fare Erdogan per destare qualche sospetto nei suoi alleati-difensori occidentali?): «con Erdogan, dice Obama, sarò in contatto diretto». E la vicinanza tra Ankara e Washington è confermata dal...